Dipendiamo gli uni dagli altri

Accogliamo e facciamo nostra questa bella riflessione di un "grande" dell'umanità

 

“Non  vi siete mai fermati a pensare che non potete neppure andare al lavoro al mattino  senza dichiarare la vostra dipendenza da tutto il mondo?

Vi alzate, fate le vostre pulizie  afferrando la spugna e questa vi viene porta da un indigeno del Pacifico. Prendete il sapone e questo vi viene dato dalla mano di un francese. Passate in cucina a bere un caffè, e vi viene versato nella tazzina da un sudamericano; o forse preferite il tè, e vi viene offerto da un cinese; ancora desiderate cioccolata,ed è un africano che ve la offre.

Allungate la mano per prendere il pane, e toccate le mani callose di un contadino di lingua inglese o di un fornaio.

Prima ancora di finire la colazione, vi siete già messi in contatto con metà mondo.

Il nostro universo è strutturato così: e non riusciremo a raggiungere la pace interna finché non avremo riconosciuto questo fatto basilare della struttura interdipendente della realtà. Siamo fatti per vivere insieme: la nostra realtà è intercomunicante”

                                                                                                              (Martin Luther King)

 

Per renderci conto della veridicità di questi pensieri, abbiamo svolto il compito "Made in" e abbiamo scoperto che davvero, nelle nostre case, abbiamo cose che provengono da tutto il mondo, tocchiamo cose che altri hanno ideato e realizzato per noi. Immaginiamo come sia la vita di chi deve procurarsi il cibo  e confezionarsi gli abiti da solo.

Da questa riflessione scaturisce in noi un sentimento di gratitudine.