La SUPERSTIZIONE consiste nel credere che determinate realtà , determinati gesti, portino fortuna o sfortuna. Però, la parola “superstizione”  proviene dal latino “super” +“stare”, quindi è qualcosa che sta sopra; sopra cosa? Sopra la ragione. Quindi la paura della sfortuna o il credere nella fortuna stanno “sopra la ragione”.

 

E’ la stessa cosa per la religione? No. La religione, la fede non sono realtà che vanno contro la ragione,  come potrebbe essere per il fideismo, che vuol dire credere senza pensare, senza ragionare, senza porsi interrogativi.

La religione e la fede, dopo aver risposto a tutte le domande scientifiche, cercano le risposte alle domande non scientifiche, fidandosi  di “Qualcuno” che non si vede, ma questa fiducia  non è mai contro la ragione, irrazionale.

 

Ma chi è questo “Qualcuno”? Com’è?

 

Se è buono, perché esiste il male?

 

I Fenici, che sono stati il primo popolo navigatore e commerciante, ha creduto che il dio Moloch scatenasse le tempeste sul mar Mediterraneo perché aveva fame, perciò le navi, inghiottite dal mare, in realtà erano divorate dal dio.  Quindi, per i Fenici, Dio crea per  prendere, per mangiare. Allora, i Fenici, per 1000 anni, decisero di offrire al dio Moloch la realtà più preziosa che avevano: i propri bambini primogeniti. Infatti, ogni coppia, quando aveva il primo bambino, era costretta a salire su una montagna, in cima alla quale l’attendeva un sacerdote con una maschera orrenda sul volto, il quale uccideva il bambino, ancora sulle braccia della madre, con un pugnale e poi lo gettava nel fuoco. Gli storici si chiesero per molto tempo se tutto ciò non fosse solo una leggenda. Purtroppo invece, qualche decennio fa, degli archeologi, osservando l’isolotto di Sant’Antioco, vicino alla Sardegna, si accorsero che, stranamente, essa è molto meno coperta da vegetazione, a differenza della Sardegna stessa. Si chiesero il motivo, perciò approdarono, scavarono e trovarono centinaia di anforette che conservavano le ossa di neonati, perciò compresero che quell’isola era stata un “tofet”, cioè un “altare per sacrifici umani”. E la vegetazione cosa c’entra ? Chi studia le religioni nota che laddove c’è molta spiritualità le piante sembra l’avvertano, sentano e crescano grazie alle vibrazioni positive che là si percepiscono; laddove invece si svolgono atti di crudeltà, sembra che la vegetazione subisca un rallentamento della crescita, se non, addirittura, appassisca e muoia.

 

IN SINTESI, POSSIAMO DIRE CHE ESISTONO RELIGIONI DI PAURA E RELIGIONI DI FEDE


 

RELIGIONI DI PAURA


DIO CREA

PER PRENDERE (Mosopotamici)

PER MANGIARE (Fenici)

 

DIO: ORDINA, PUNISCE

 

L’UOMO: E’ VIOLENTO, INTOLLERANTE

 

RELIGIONI DI FEDE


DIO CREA

PER DONARE LA VITA

PER FARSI MANGIARE (EUCARISTIA)

 

DIO: CONSIGLIA, PERDONA

 

L’UOMO: E’ ACCOGLIENTE, DIALOGA